Danza, musica, ricerca, realtà virtuale: la fusione di linguaggi performativi con le nuove tecnologie per dare vita alla produzione multidisciplinare
“TINY UPPERCASE – Bestiario Virtuale”.
L’immersione in una vita altra: nel suo privato, nel suo intimo, il “dietro le quinte”. Un’esperienza soggettiva che offre l’opportunità di conoscere cinque umanità, cinque storie, universi differenti.
Tiny è un rituale-virtuale condiviso, dove non si resta spettatori passivi: si instaura un dialogo attivo a stretto contatto con il/la performer dentro il quale i limiti tra reale e virtuale, tra verità e fantasia, vacillano, si oltrepassano e il mezzo tecnologico diviene strumento per avvalorare ed esaltare il potere delle relazioni umane.
Attraverso il media del futuro, si parla dicotomicamente di memoria, le tracce che lasciamo volontariamente o involontariamente al nostro passaggio, le radici che intrecciano indissolubilmente il nostro passato, presente e futuro.
Ci si interroga su come gli accadimenti, le esperienze, gli incontri di ieri possano influire sulla nostra “essenza” di oggi, ciò che siamo, si svelano segreti e fragilità, si bisbiglia. Cosa resta, di visibile ma impalpabile, al termine del nostro “abitare” i luoghi?
In questa esperienza ciò che è tangibile e ciò che è virtuale si fondono per alimentare la consapevolezza della propria presenza nel qui e ora, passando attraverso il cortocircuito-continuità tra ciò che vediamo e ciò che esperiamo – e dunque sentiamo – grazie al nostro corpo e ai nostri sensi. Si tratta di una sperimentazione innovativa, un nuovo format di messa in scena, che permette al pubblico di vivere l’esperienza performativa in extended reality – XR.
Una scena vuota, scarna, essenziale, prenderà vita grazie alla contaminazione dei corpi dei performers e dall’utilizzo dei visori VR, che trasformeranno uno spazio neutro in un ambiente multisensoriale, “amplificato”, dove tutto diviene possibile.
Carlo Massari